Chi è Vanni
Una seduta dallo psicologo

Vanni

Siete comodi sulla vostra poltrona da psicologo?
Anch’io, sono comodamente disteso sul canapè dandovi rigorosamente le spalle…
Allora partiamo!

Vanni “nasce circa…dodicenne”, tante primavere fa, grazie ad un occasionale e sbrigativo dono di non ricordo chi : una economica scatolina di pastelli a cera. Dopo un rapporto non proprio amoroso con il disegno elementare, si riaprono le porte della forma e del colore che tanto mi avevano turbato nei primi anni di scolarizzazione. Ma stavolta ci sono degli elementi nuovi : la curiosità e la scoperta. Non c’è più “l’obbligo di essere bravo” e di doverlo dimostrare alla maestra, bensì il confronto – del tutto personale - con dei nuovi strumenti comunicativi : i colori. Risultato? Dei guazzabugli che oggi forse verrebbero etichettati come “astrattismo contemporaneo”…
Non segue continuità nell’opera ma solo occasionali passaggi e riprese di contatto con quel nuovo mondo.
Per alcuni versi sono stati anni difficili anche gli anni sessanta……l’economia in ripresa, il neo consumismo….ma bisognava creare le condizioni per poter prendere il treno che sarebbe passato. …….perché, a quel tempo, era certo che sarebbe passato: bastava intraprendere i percorsi formativi tradizionali che avrebbero permesso ben presto di lavorare e di raggiungere quello che oggi chiameremmo “un ordinario benessere”, il tutto a condizione – ovviamente – che non ci si concedesse rilassatezze o avventure in campi per quei tempi non usuali quali un percorso artistico !
Ed allora Vanni? Che faceva Vanni in quel contesto?
Vanni amava sempre più il mondo dell’Arte e sperava, chissà, di poterlo un giorno addirittura studiare. Ma non fu così.
Allo studio ed al lavoro seguirono serate sul tavolo di cucina alle prese con le prime esperienze con nuovi strumenti :i colori ad olio. Un dono dei miei genitori che avevano forse ben compreso la mia indole …….conservo ancora quella scatola di legno che mi fu regalata…..è perennemente nel mio studio ed ad essa lancio spesso sguardi affettuosamente riconoscenti.
Gli olii avevano dunque preso il posto dei pastelli a cera e tentavano di farsi valere su tele più volte riciclate con della juta trovata, non comprata, chissà dove…..
La tavolozza, illuminata dalla luce elettrica, non poté che fornire inesperti e scuri paesaggi urbani tracciati su abbondanti campiture di marrone (terre d’ombra bruciata, naturale, bitume…) che suggerivano un quadro poco rassicurante della città. Alcuni miei familiari onorano ancora questi primi lavori mantenendone qualcuno appeso alle loro pareti.
Insomma, passano gli anni e la passione per l’arte cresce e si accresce con sempre nuove scoperte. Beninteso, quando parlo di scoperte alludo a mie scoperte….in realtà non scopro nulla di nuovo…..sono io che vedo cose nuove e, con occhi sempre più attenti, cose che già esistono. Parlerò in altro articolo del mio Blog di questa morbosa curiosità che qualcuno chiama “rubare con gli occhi”.
Poi scoppiò in età giovanile la mia primavera artistica : Parigi…..la Ville Lumières……avete presente quel fantastico film di Woody Allen che si intitola “Midnight in Paris”? dove l’interprete principale vive un carnale ed onirico contatto con gran parte dei maestri espressionisti e d’avanguardia della “Belle Epoque”? Infinite ed alchemiche sensazioni di ammirazione, stupore e contemplazione si sono susseguite anche per me attraverso mille percorsi in Musei (Dio, quanti ce ne sono a Parigi), Gallerie d’Arte (una quantità impressionante all’epoca), e studi privati di affermati pittori espressionisti contemporanei…….Cathelin, Hemeret, Hilaire, Gaveau, de Fossez, Jouenne…….e potrei riempire la pagina !
Non fu un’esperienza……fu la mia Accademia formativa!
Difficile spiegare: avvenne in me una sedimentazione di emozioni ed insegnamenti che si unirono con armonia, nel mio animo, a vibrazioni positive provenienti da quel mondo che avevo con piacere scoperto. Credo possa paragonarsi all’amore che proviamo verso la nostra compagna od il nostro compagno. Non c’è solo fisicità ma anche intesa simbiotica ed animica……
In ogni caso potei finalmente dedicarmi, in modo definitivo, alla passione della mia vita: la ricerca pittorica.
Ecco, ancora oggi dipingo questo mio bagaglio di emozioni alimentandole con sempre nuove ricerche e tecniche…
Peccato, è finita la seduta….debbo andare…ma sono certo di essere stato compreso.

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